venerdì 26 ottobre 2012

Coerenza e Memoria

L'Ex Ministro degli Interni, ora, segretario nazionale della Lega Nord ha tuonato, in questi giorni, contro l'ipotesi di votare, prima delle elezioni politiche, per il rinnovo della Giunta Regionale della Lombardia. L'argomentazione è stata che, in tal modo, si sarebbero spesi 50 milioni di euro che potevano essere risparmiati votando in un solo giorno per politiche ed amministrative.
L'apparente ragionevolezza dell'affermazione, però, si scontra con il pulpito dalla quale proviene.
Il lodato (non si capisce per quali competenze speciali) ex ministro, infatti, era in carica quando il governo di cui faceva parte decise di farci votare in giorni diversi (sperando forse che i cittadini non si recassero a bocciare le determinazioni governative contro le quali erano state raccolte le firme per i famosi referendun) per le elezioni amministrative e per i quattro referendum (Acqua pubblica, ritorno al nucleare, etc.).
Il costo del voto fissato in date diverse fu, allora, quantificato in 300 milioni.
La Lega pensa di riacquistare una pur qualche "credibilità" giocando sulla distrazione e sulla scarsa memoria degli italiani (e dei Padani, in particolare?)

giovedì 18 ottobre 2012

+ IVA – IRPEF: Evviva!



Qualche giorno fa ci è caduta addosso l’ennesima legge di stabilità che di stabile sembra contenere la sola ricerca costante dell’impoverimento collettivo. Dopo tutti i sacrifici richiesti (e ottenuti!) proprio per scongiurare un incremento che avrebbe ulteriormente contratto i consumi, dal prossimo mese di luglio aumenteranno le aliquote IVA del 10 e del 21%. Un doppio aumento, quindi, che segue quello già avvenuto su quell’aliquota IVA che era del 20% e gli innumerevoli balzelli su carburanti, casa, addizionali… Ma almeno avremo una riduzione sull’IRPEF! Ma solo a partire dal 2013 (forse) e dopo che, con effetto retroattivo già per il 2012, non avremo più la possibilità di portare in deduzione e detrazioni la totalità di tutta una serie di spese sostenute.
Finalmente possiamo parlare di equità? Un colpo al cerchio ed uno alla botte? I colpi ci sono ma tutti rivolti ai più poveri. Chi ha (se lo ha) un reddito minimo (pensionati, pseudo dipendenti con salari da fame) non godrà di alcuna riduzione IRPEF perché le rispettive detrazioni assorbono di già tale imposta, ma vedrà aumentare il costo di moltissimi beni, anche di prima necessità. Tra coloro, invece, che potranno usufruire dello sconto fiscale ci saranno sicuramente tanti evasori fiscali che continuano (e continueranno) a dichiarare un reddito decisamente inferiore a quanto incassato. Resteranno poi a pagare per tutti, i soliti lavoratori dipendenti per i quali qualcosa poteva essere fatto, come l’aumento delle detrazioni per lavoro dipendente, magari graduato in misura inversamente proporzionale al reddito percepito. Ma questa, come altri interventi possibili, sarebbe stata un’oculata scelta da “tecnici” alla ricerca di crescita, rigore ed equità; obiettivi pienamente disattesi e derisi da questo governo.