martedì 19 aprile 2011

Appello alla mobilitazione in difesa dell Magistratura e della Libertà di Stampa e di pensiero

Gentilissimi Responsabili degli Organismi in indirizzo,

l’Associazione Culturale PARTECIPAZIONE Vi invita ad organizzare, insieme, una manifestazione in difesa ed a sostegno della Magistratura e della Libertà di Stampa e di Pensiero.
I recenti sconsiderati attacchi alla Magistratura, alla Stampa, agli insegnanti ed ai dipendenti pubblici, portati dal Presidente del Consiglio e supportati dal comportamento irresponsabile di una parte del Parlamento italiano, necessitano di una risposta urgente, decisa e di massa.
Gli equilibri democratici rischiano di essere irrimediabilmente alterati.
Il Presidente della Repubblica deve essere posto nelle condizioni di rilevare, inequivocabilmente, come la maggioranza parlamentare non corrisponda più alla maggioranza nel Paese.
L’aggressione vergognosa condotta a danno della Magistratura (e ad un organo di garanzia degli equilibri costituzionali quale la Corte Costituzionale) è tanto più vigliacca in quanto l’ordine colpito non può adeguatamente rispondere dovendosi limitare a difendere le proprie prerogative di autonomia ed indipendenza  attraverso la “giustificazione” del proprio operato. Questo non significa, ovviamente, che non si debba chiedere conto alla Magistratura, come a qualsiasi altro potere, della propria condotta e della sua conformità ai dettati costituzionali e normativo-procedurali. Nessuno è al di sopra della Legge. L’illazione che nella Magistratura o che nella Stampa o nelle Scuole operino gruppi organizzati di criminali o eversori è inaccettabile e richiede una risposta immediata e forte.
In un Paese nel quale gli imputati certificano la propria innocenza attraverso personali dichiarazioni, attaccano arrogantemente gli inquirenti, anche sul piano personale e modificano le leggi secondo la loro convenienza calpestando, così, il diritto a ricevere giustizia degli altri cittadini, è necessario invocare l’imposizione del rispetto delle regole democratiche attraverso l’autorevole e doveroso intervento del Garante della Costituzione.
I partiti, i sindacati, i movimenti, la c.d. “società civile” ed i cittadini hanno il diritto ed il dovere di difendere, con tutti i mezzi disponibili e senza protagonismi, la democrazia e la Repubblica. Nessuno, attraverso un uso elusivo delle disposizioni costituzionali, può sopprimere gli equilibri istituzionali e con essi le libertà democratiche e l’eguaglianza sostanziale che deve esistere tra i cittadini della Repubblica.
E’ improcrastinabile la mobilitazione unitaria di tutte le energie democratiche in difesa del bene comune.
L’Associazione Culturale PARTECIPAZIONE, piccola organizzazione costituitasi il 12 gennaio 2011, non ha la presunzione né la pretesa di poter incidere sui processi politici in corso né, tanto meno, proporre gli indirizzi o richiamare all’osservanza dei propri doveri soggetti ben più consistenti, autorevoli e referenziati, ma intende solo offrire il proprio modestissimo contributo e rivolgere un appello-preghiera affinché, in questo passaggio delicato per il nostro Paese, si trovi un momento di coesione e di impegno nella salvaguardia delle regole e dei principi dei vivere civile.
Si resta in attesa di un cortese cenno di disponibilità per fissare, tempestivamente, un incontro organizzativo.
            
                                                                              
Il Presidente  Gianfranco Serio

martedì 5 aprile 2011

L’Associazione Culturale PARTECIPAZIONE ha aderito alla notte bianca, promossa dalle Associazioni “Giustizia e Libertà”, “Articolo 21” e “il Popolo Viola” ed a tutte le altre iniziative che saranno assunte in difesa della democrazia e dei valori che la caratterizzano.
Forze politiche eterogenee e di diverso orientamento (sia di destra che di sinistra) saranno in campo a fianco degli organizzatori e dei cittadini con il fine comune di riaffermare i principi che sono alla base della nostra convivenza civile e pacifica.
Siamo convinti che non si possa e non si debba tentennare quando il bene comune è messo in pericolo da irresponsabili comportamenti che mirano a modificare, senza l’accordo di tutte le componenti, le regole e gli equilibri del gioco democratico.
Negli anni Settanta, solo la volontà unitaria e partecipata dei cittadini di salvaguardare la libertà e la democrazia ha impedito che il nostro Paese precipitasse nel buio della barbarie.
E’ indispensabile, in questo momento, un’analoga mobilitazione.
La Costituzione, nel garantire le libertà fondamentali, presuppone l’esistenza e l’integrità territoriale della Nazione e l’eguaglianza dei cittadini.
Questi capisaldi sono, ora, messi in serio pericolo e con essi il nostro di vita comune e di pace.
E’ finito il tempo delle barzellette e con esso quello della disattenzione e delle “deleghe” in bianco.
Questo è il momento della responsabilità e dell’impegno personale.
Ciascuno deve fare la propria parte in quanto proprietario, pro-quota, di uno straordinario bene collettivo costruito con i sacrifici dei nostri padri e da loro ereditato.
E’ necessario attivarsi per dimostrare come la maggioranza dei cittadini sia intimamente contraria all’egoismo e profondamente onesta, desiderosa di vivere un’esistenza dignitosa e serena nella quale la prevaricazione e le furbizie siano oggetto di sdegnata repulsione.
In questa Italia spossata dalle difficoltà economiche e ferita nella dignità, esposta al rischio di veder violentate le proprie istituzioni e derisa da chi dovrebbe rappresentarle, non ci possiamo voltare dall’altra parte. Nessuno può alzare le spalle ed astenersi dall’intervenire.
Nessun impegno può essere più urgente ed assorbente rispetto alla difesa del nostro futuro.
Sosteniamo, con ogni energia, chi ha assunto l’iniziativa di suonare la riscossa ed impediamo che l’intero suolo italiano si trasformi in una Sapri, indifferente, distratta e tradita che disconosce e non ascolta i suoi figli migliori.

Associazione Culturale PARTECIPAZIONE

venerdì 1 aprile 2011

Norme per i contenuti del Blog

L’Associazione Culturale PARTECIPAZIONE ha creato il proprio blog grazie allo spazio offerto da Blogger e condivide le regole che ne disciplinano l’utilizzo. L’invito, pertanto, è quello di conformarsi a tali regole che sono di seguito riassunte dall’Associazione scrivente.
Nei limiti delle proprie capacità e possibilità, l’Associazione Culturale PARTECIPAZIONE adotterà tutte le iniziative per segnalare e rimuovere eventuali abusi. I moderatori potranno, per conto dell’Associazione, decidere di non pubblicare o ridurre, a proprio insindacabile giudizio, i messaggi ed i commenti pervenuti.

L’Associazione Culturale PARTECIPAZIONE ha aderito alla campagna per sostenere i referendum che si terranno il 12 e 13 giugno 2011

Come è noto, la decisione di differire il voto referendario rispetto alle elezioni amministrative di maggio p.v., con la speranza che tale manovra invogli i cittadini ad astenersi dal recarsi alle urne,  comporterà, a carico degli italiani, una spesa supplementare stimata fra i 300 ed i 400 milioni di euro.
Questo fatto, da solo, dovrebbe costituire un motivo sufficiente per votare quattro e mandare un messaggio, inequivocabile, di attenzione e bocciatura al governo per i vergognosi e costosi artifizi posti in essere.
Nemmeno in questo caso, infatti, l’esecutivo ha dimostrato di avere minimamente a cuore le sorti del Paese e di contemperare (almeno) gli interessi di quest’ultimo con quelli di “bottega”.
Senza alcun pudore, poi, ha contemporaneamente imposto un aumento delle accise sui carburanti per “sostenere” la cultura (integrando il FUS pesantemente ridotto dai “tagli” del Governo).
La misura è stata adottata per assicurare al fondo un apporto inferiore ai 150 milioni di euro. Meno della metà, quindi, di quanto l’Italia avrebbe risparmiato accorpando la tornata elettorale amministrativa con il voto sui referendum.
Peraltro, un autorevole esponente governativo ha dichiarato che i contribuenti sarebbero stati contenti di pagare l’aumento delle accise e che, considerato l’importo (un centesimo o poco più al litro) non l’avrebbero nemmeno avvertito.
Nel tralasciare il fatto che le Associazioni dei consumatori hanno calcolato, quale riflesso sul serbatoio, un aumento di circa 38 euro l’anno sul consumo medio, è necessario sottolineare che l’incremento delle accise avrà ripercussioni su tutti i prodotti che viaggiano, nel nostro Paese, quasi esclusivamente su gomma.