giovedì 1 marzo 2012

BILANCIO (AL 1° MARZO 2012) SULL’ATTIVITA’ DEL GOVERNO GUIDATO DA MARIO MONTI

BILANCIO (AL 1° MARZO 2012) SULL’ATTIVITA’ DEL GOVERNO GUIDATO DA MARIO MONTI CONDOTTO ATTRAVERSO L’APPLICAZIONE DEI SEGUENTI PARAMETRI:

1) EFFICACIA DELL’AZIONE NEL FAVORIRE L’USCITA DALLA CRISI

2) EQUITA’

(Il bilancio è aperto al contributo di tutti i lettori che potranno integrarlo e/o contestarlo, in tutto o in parte, attraverso proprie proposizioni e valutazioni. La sommaria analisi è stata condotta senza prendere in considerazione alternative di sistema e calando il nostro Paese nel contesto dell’economia liberale e di mercato nel quale attualmente naviga. Non sono stati adottati, peraltro, profili di giudizio di carattere etico né sono stati formulati giudizi sul comportamento del FMI, della BCE e dei singoli Stati membri dell’Unione Europea, nei confronti della Popolazione ellenica.

L’inquadramento delle azioni è stato, il più possibile, oggettivo ed attento ai singoli provvedimenti.

In tal senso, si è cercato di limitare l’incidenza della consapevolezza che le misure vagliate scontano anche l’esigenza di garantire al Governo il sostegno delle componenti di un’incoerente coalizione.

Saranno gradite, infine, riflessioni sull’”accettazione” dei vincoli di bilancio imposti ai Paesi dell’UE dalla Germania e sugli equilibri che caratterizzano i rapporti fra Stati nell’Unione. ).

AZIONI E/O INTENZIONI POSITIVE

- “Visita” alla City (mancato appiattimento sulle posizioni franco-tedesche e mancato isolamento del Regno Unito). Investimento sul prestigio personale guadagnato in Europa.

Determinazione nell’attuazione di un rigoroso programma. Si tratta di comportamenti che hanno restituito “credibilità” all’Italia sui mercati internazionali e che stanno determinando la riduzione dello spread tra BUND tedeschi e BTP italiani;

- eliminazione della remunerazione, a carico dello Stato per “dirigenti” degli Enti non istituzionali;

- ulteriore tassazione dei capitali “scudati”;

- maggiore convinzione nel sostenere l’azione delle Agenzie Fiscali e della Guardia di Finanza nell’azione di contrasto dell’evasione fiscale. Risalto mediatico al ruolo negativo che gioca, quest’ultima, sui bilanci dello Stato e delle famiglie. Ricostruzione di una cultura della legalità;

- manifesta intenzione di trasferire parte del peso fiscale dalle famiglie e dalle imprese sulle rendite finanziarie;

- determinazione nel richiedere il pagamento delle multe irrogate dall’Unione Europea, per lo

sforamento delle quote latte ai 630 allevatori (su 31.000) ancora inadempienti (e per i quali

l’Italia, dal 1998 ad oggi, ha pagato multe, all’Unione Europea, per circa 4,5 miliardi di euro).

- introduzione IMU (reintroduzione dell’ICI) a carico degli Enti ecclesiastici che svolgano anche attività commerciale (con il limite di aver lasciato all’esame e all’ interpretazione dell’Agenzia delle Entrate, caso per caso, quando l’attività dell’Ente sia anche commerciale.

Si spera, almeno, che il criterio adottato sia: "quando non è destinata a coprire i soli costi effettivi dell’attività no-profit" e non "la natura, in astratto, dell’attività svolta").

Peraltro, non è trascurabile il fatto che l’Unione Europea ha aperto una procedura di infrazione, contro l’Italia in materia e che un'applicazione non corretta dei principi comunitari potrebbe essere immediatamente segnalata quale distorsiva del principio della libera concorrenza (ad esempio: una scuola privata od una casa di riposo concorrenti potrebbero sempre determinare l’eventuale riapertura di una procedura a carico del nostro Paese);

- proclamata intenzione di ridurre drasticamente i c.d. contratti atipici e di combattere il fenomeno del precariato. Ok anche sull’ipotesi di introdurre un buon contratto di apprendistato. Non sembrano in linea con le intenzioni, tuttavia, le dichiarazioni del Presidente del Consiglio e di alcuni Ministri sul “posto fisso”. Si resta in attesa di conoscere le misure chedovrebbero tutelare il lavoratore anziché il posto di lavoro (giovane o di difficile ricollocazione che sia). Preoccupa il sostegno, a tale indirizzo, accordato dal Presidente della Confindustria e da altri soggetti noti nell’essere generosi con i sacrifici altrui. Il principio di far pagare maggiormente (e si spera in misura significativa) il lavoro a tempo determinato è stato abbandonato?

- imposizione, da parte della CONSOB, del divieto delle c.d. “vendite allo scoperto” (attraverso le quali si scommette, in sostanza, sull’andamento negativo dei titoli quotati in borsa). Il divieto è scaduto il 29 febbraio 2012;

- trasformazione della tassazione sulle imbarcazioni da tassa di stazionamento a tassa di possesso (e non di proprietà per evitare fittizie operazioni elusive);

- distacco di SNAM da ENI (oltre ad essere una considerevole occasione di sviluppo, creando un volano italiano, della rete di distribuzione europea di energia, potrebbe determinare l’attivazione di una reale concorrenza, nel settore, con conseguente beneficio sui consumi per le famiglie e le imprese);

- aumento, seppur limitato, del numero delle farmacie sul territorio, sebbene non accompagnatodalla autorizzazione alle parafarmacie alla vendita dei farmaci da banco senza ricetta medica;

- adozione di un tetto massimo sulle retribuzioni dei manager pubblici. E’ stata introdotta nel provvedimento una clausola che consente deroghe da parte del Governo. Sarebbe opportuno che quest’ultimo si impegnasse con i cittadini a rendere note le eventuali deroghe;

- attribuzione, da parte dell’Antitrust, di un rating alle imprese. Perché non reintrodurre anche il reato di “falso in bilancio”?

- manifestata intenzione di destinare le risorse recuperate attraverso la lotta all’evasione fiscale, ad aumentare il reddito delle famiglie e delle piccole imprese;

- eliminazione delle commissioni bancarie “per il massimo scoperto” e "per la messa a disposizione di denaro". Introduzione del limite per i pagamenti contanti (ma si doveva fare di più). Introduzione di un conto corrente bancario a zero spese, contenente un importo massimo di 1500 euro, per i pensionati.

- riduzione automatica, per i conducenti virtuosi, del premio i polizza RCA da corrispondere alle Assicurazioni. Introduzione di efficaci misure anti-truffa (quali?). Introduzione dell’uniformità del premio assicurativo richiesto sull’intero territorio nazionale;

- chiusura della “sede governativa” di Monza. Un minimo decoro;

- mancata sottoscrizione della candidatura per le Olimpiadi a Roma. Considerati i precedenti el’impossibilità di ottenere una stima precisa ed affidabile delle spese da affrontare, è sembrata una determinazione saggia;

- aver restituito all’estero, in breve tempo, un’immagine, di gran lunga, meno volgare dell’Italia e dei suoi governanti (anche se, considerato il dato di partenza, l’impresa non era certamente proibitiva).

AZIONI E/O INTENZIONI NEGATIVE

Riforma delle pensioni che, pur coinvolgendo maggiormente nella misura della contribuzione i lavoratori autonomi ed i professionisti, colpisce nei tempi di maturazione e sul quantum maturato (in ragione dell’estensione del regime contributivo), il solito “universo” dei "contribuenti totali": i lavoratori dipendenti;

mancanza di un’efficace controllo e di un conseguente intervento sull’utilizzo, da parte degli Istituti di credito, delle ingenti risorse ricevute dalla Stato e dalla BCE per aiutare le piccole imprese ad affrontare le spire della crisi;

annunciato trasferimento del peso fiscale dalle imposte dirette alle imposte indirette con inevitabile ulteriore allontanamento dall’attuazione del principio di progressività fiscale e dalla realizzazione della promessa equità fiscale. Inoltre, in una fase di recessione economica, l’aumento del costo di beni e servizi potrebbe comportare un’ulteriore contrazione degli acquisti (non dimentichiamoci che sono diminuiti anche quelli di generi alimentari) acuendo gli effetti recessivi.

aumento delle accise sui carburanti e delle aliquote IVA (per le ragioni di cui al punto precedente);

proposizione della riforma, in pejus, dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori (L. n. 300 del 1970) quale misura idonea a favorire l’aumento dell’occupazione soprattutto fra i giovani (c.d. “flessibilità in uscita”). Seppure con i limiti di adozione solo nei confronti di lavoratori che saranno assunti in futuro e di salvaguardia della parte che riguarda il licenziamento “senza giusta causa”, non appare convincente (soprattutto in assenza di un Welfare, tipo quello svedese, che “accompagna” il cittadino dalla culla alla tomba). Molti sono, peraltro, gli esponenti del mondo industriale che ne riconoscono l’inefficacia ai fini dichiarati. Si tratta di un tentativo ulteriore di spostare il punto di equilibrio nei rapporti di forza, fra lavoratori e datori di lavoro, a favore di questi ultimi. La grande occasione persa, per i lavoratori, fu il mancato raggiungimento del quorum al referendum per l’estensione delle garanzie del predetto articolo 18 ai lavoratori delle piccole imprese (con meno di 15 dipendenti). Speriamo che, ancora una volta, questo Governo non si dimostri inflessibile con i lavoratori dipendenti (vedi capitolo pensioni) ed estremamente condizionabile dalle lobbies;

mancata introduzione dell’annunciata liberalizzazione delle “ pompe di benzina. I petrolieri sono riusciti ad evitare l’emanazione di un provvedimento che avrebbe dovuto liberare i gestori degli impianti dai rapporti “monomandatari” e che avrebbe, probabilmente, dispiegato sui cittadini benefici effetti concorrenziali.

MISURE E/O INTENZIONI ANCORA DA INQUADRARE

Prestito forzato richiesto agli Enti Locali, attraverso il prelievo, da parte della Tesoreria Unica, del 50% delle risorse depositate presso le Tesorerie degli Enti medesimi. Il provvedimento è, sicuramente, odioso. Tuttavia, è stato adottato per evitare un ulteriore indebitamento pubblico che, attualmente, sarebbe stato, inevitabilmente ed in breve termine, ribaltato sulle famiglie e sui contribuenti onesti;

mancata indizione di un’asta per l’attribuzione delle frequenze televisive in chiaro. La mancata abolizione della legge con la quale l’ex ministro delle comunicazioni ha regalato all’ex Presidente del Consiglio le frequenze (poste in tutti gli altri Paesi d’Europa all’asta) pesa, significativamente, sulle tasche di ciascun contribuente italiano (che sostiene il gravame del mancato introito all’asta). Il Ministro Passera ha lasciato intendere che avrebbe operato un intervento e che sarebbero state vendute all'asta. Vedremo.

mancata emanazione dell'annunciata efficace legge contro la corruzione;

mancato intervento contro le continue e provocatorie dichiarazioni della FIAT. Sarebbe opportuno un richiamo al rispetto degli "impegni" assunti.

annunciata soppressione della cassa integrazioni guadagni straordinaria. Non si conoscono le eventuali alternative (magari un sostegno attraverso la creazione di un adeguato welfare).

3 commenti:

Robin ha detto...

Sembrerò un disco rotto ma questo governo continua a non piacermi.
Lasciando da parte il non trascurabile fatto che il sostegno dato al Governo dalle principali forze presenti in Parlamento la dice lunga sulla coerenza e capacità di questi partiti nel fare il loro mestiere, proverò ad esaminare per punti salienti il bel tentativo di analisi oggettiva dell’amico Troglodita.
Per non tediare me stesso e i lettori inizierò dal tagliare via dall’esame tutte le intenzioni del Governo che, seppur manifeste, restano tali fino a prova contraria. E togliendo queste, resta davvero poco su cui discutere!
-) indubbio il prestigio personale di cui gode Monti a livello internazionale; d’altronde è stato scelto anche per questo motivo.
-) l’attuazione di un programma rigoroso starà pur riducendo il differenziale tra titoli italiani e tedeschi (che resta comunque ben alto rispetto a non troppo tempo fa), ma continua ad affossare l’economia nazionale e, soprattutto, la capacità di sopravvivenza dei ceti più deboli della popolazione; da notare, poi, che il debito pubblico sta continuando a crescere.
-) ridicola l’ulteriore tassazione dei capitali scudati che comunque, sinora, non credo abbia portato in cassa nemmeno un euro.
-) introduzione dell’IMU a carico degli enti ecclesiastici che svolgono attività commerciale; forse sarà il caso di riparlarne quando vedremo gli effetti concreti di questa “novità”.
-) riforma del lavoro; sembrerebbe che i licenziamenti più facili possano far ripartire l’economia. Che diavolo di teoria sarebbe?! Purtroppo lo scopriremo a minuti!
-) liberalizzazioni; dove sono? qualche farmacia in più farà crollare i prezzi dei farmaci?
-) il tetto delle retribuzioni dei manager pubblici resta troppo elevato, specie se consideriamo che nessuno è poi mai considerato responsabile degli sfaceli che combina.
-) ferma la candidatura di Roma alle olimpiadi perché non ci sono i soldi. E i soldi per una TAV in val di Susa che non serve?
E vogliamo toccare gli argomenti riforma delle pensioni, aumento dell’IVA e delle accise sui carburanti che sono tra i più cari al mondo?
Grazie, preferisco fallire!

renzo campanella ha detto...

Senza voler levare troppe lodi al governo Monti, vorrei però annoverare tra gli aspetti positivi un sicuramente maggiore tasso di partecipazione, anche se al momento se ne vedono solo tracce.
In breve, questo si può desumere ( http://www.polviscolo.it/il-governo-monti-la-partecipazione/ ) dall'intenzione del ministro Passera di utilizzare il metodo del Débat Public per le grandi opere, e dalla consultazine online per definire la posizione sull'eventuale abolizione del valore legale del titolo di studio.

Anonimo ha detto...

Ancora con queste "intenzioni"!
Di buone intenzioni è lastricata la strada che porta all'inferno.