martedì 1 maggio 2012

Finanziamento dei partiti...ed argomenti correlati

L'articolo di Gianfranco del 30 Aprile scorso è pieno di interessanti argomentazioni ed inviti ad una comune riflessione che accolgo con piacere, scusandomi per la sinteticità ed incompletezza delle mie considerazioni dovute soprattutto al fatto che gli argomenti sono di grande portata. Chiedo pertanto che le mie considerazioni siano accolte soprattutto come un insieme di pensieri distribuiti forse un po' alla rinfusa ma utili per continuare questo scambio di opinioni.
Vorrei riportare brani dell'articolo di Gianfranco per facilitare la lettura .

a.      sono essenziali, nelle dinamiche democratiche, i partiti politici come noi li conosciamo o sono ipotizzabili altre forme di organismi intermedi o, ancora, forme di democrazia diretta (come tentate, recentemente, dagli indignados spagnoli)?                         Io ritengo che sia ovvio che i cittadini debbano raccogliersi in associazioni, gruppi, movimenti etc. per potersi confrontare , ma che siano da escludersi i partiti come noi li conosciamo, nel senso che questi movimenti o associazioni o altro devono rimanere esclusi dalle funzioni legislativa ed esecutiva, nel senso che non devono avere un rapporto diretto nè con il parlamento nè con il governo. Il Parlamento secondo me deve legiferare come un insieme di singoli cittadini eletti perchè scelti singolarmente dal popolo. Nella loro candidadura dovranno chiaramente dichiarare il loro pensiero, la loro appartenenza ad associazioni etc ma poi nell'aula non dovranno obbedire a nessun partito ma saranno singoli individui che voteranno con la loro testa e risponderanno personalmente di ogni voto (tutte le votazioni dovranno essere pubblicate). Non ci importa nulla di come sceglieranno di raggrupparsi in aula (Sarà una collocazione direi quasi "naturale"in linea con quanto dichiarato nelle operazioni di candidatura) Ci importa che i cittadini possano SEMPRE aver la possibilità di controllare i loro interventi e le loro votazioni. (Sulle elezioni poi faremo insieme discorsi più approfonditi)

b.      
c.     Nel caso ritenessimo ipotizzabile, invece, la costituzione di altri organismi intermedi, quale potrebbe essere la loro natura e quali forme organizzative e di controllo potrebbero assumere? Nel caso si ritenga necessaria o opportuna l’affermazione di una diffusa democrazia diretta, come potrebbe essere, per grandi linee, organizzata?              Le associazioni, i movimenti, etc. avranno forma e gestione assolutamente libera (nel rispetto del C.Civile ovviamente) in quanto del tutto staccati dal parlamento. Chiaramente NON saranno pubblicamente finanziati. Lo stato pagherà solo l'organizzazione per le candidadure e le elezioni (ne parleremo più diffusamente la prossima volta) e chiaramente pagherà il loro stipendio come importanti impiegati statali e basta!.  Il termine Democrazia Diretta è quello più appropriato per esprimere ciò che penso e riguarda         A. la procedura elettorale per i rappresentanti del popolo nelle camere      B. la votazione diretta dei cittadini per alcune leggi da definire mediante riforma della Costituzione   Su tali argomenti fondamentali ed importantissimi consentite a me e a voi (se condividerete) un'esposizione più lunga ed approfondita

d.      Uno degli sport nazionali di maggior successo è la “caccia al colpevole”. Spesso nel praticare questa attività siamo molto indulgenti con noi stessi e particolarmente portati all’autocommiserazione. Ma quali sono le responsabilità che gravano su ognuno di noi per la pigrizia, la distrazione e l’indulgente complicità (quando non, peggio, la compiaciuta partecipazione ad episodi minori) nei confronti del malaffare che ha corrotto il tessuto sociale e politico nel nostro Paese?               Questo è un discorso importantissimo perchè coinvolge il carattere essenziale della democrazia che è insieme il diritto di partecipare e scegliere e l'obbligo di partecipare e scegliere.      E' fondamentale definire quali sono le possibilità che ha il cittadino di partecipare. Ovviamente il voto ! E va bene ? e poi ? Nel rispondere a questa domanda occorre tener presente che non siamo più in una polis greca o nella Roma antica o in un piccolo stato medievale in cui ci si raccoglieva nell'agorà, nel foro o in piazza per confrontarsi e per scegliere.   Adesso se non sei d'accordo sull'ultima decisione politica del governo, sull'ultima proposta di legge, chiami a telefono  un amico e ti "esprimi in modo adirato", oppure aderisci ad un'associazione politica e vai in piazza ad urlare slogan, oppure scrivi un post sul blog . No amici ! non sentiamoci in colpa perchè non abbiamo combinato nulla di "politicamente costruttivo" ma siamo stati capaci solo di "arrabbiarci". La verità è che così come stanno le cose ognuno di noi è solo o quasi solo. La televisione e la stampa sono quasi blindate. NON esiste un modo serio per esprimerci. Lasciatemelo dire.....per ora, tranne rari casi,  la piazza serve  solo per far sentire le urla dei perdenti (scusatemi per questa mia convinzione) Certo...vai in piazza e ti senti la coscienza tranquilla....(ho fatto quello che potevo fare !. che altro ?). Questo è il momento di trovare un'espressione comune e seria del nostro pensiero ! Amici dobbiamo pensare a confrontarci SOPRATTUTTO TRAMITE INTERNET ed a raccogliere un milione di persone !!!!  Va bene... Scusate lo sfogo !!

e.      Infine, allargando il discorso rispetto ai limiti tracciati nel precedente blog, quale evento rivoluzionario potrebbe, in questa fase di globalizzazione della finanza e del capitale, riportare il benessere dell’individuo e della collettività al centro delle scelte delle politiche nazionali ed internazionali?    Questo è veramente un argomento importantissimo e molto complesso. Secondo me le risposte ci sono !! Ma è un discorso molto lungo che dovrebbe partire dalla considerazione che dopo la seconda guerra mondiale, dopo aver visto milioni di morti, dopo aver visto l'Europa distrutta, la nostra civiltà occidentale avrebbe avuto il dovere di riflettere a quali sono le cose più importanti della vita  ed organizzarsi di conseguenza. Invece siamo stati capaci solo di convincerci che per poter dare dar da mangiare a miliardi di persone l'unico modo possibile era quello di costruire questa società basata soprattutto sulla sovraproduzione e sulla creazione della domanda !!!!!!     Grazie per la buona volontà nel leggermi ! Continuiamo questi discorsi  Sono sicuro che se  continuiamo il confronto possiamo trovare un modo per essere in tanti e fare cose utili insieme !!!                                  manlio




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