giovedì 18 ottobre 2012

+ IVA – IRPEF: Evviva!



Qualche giorno fa ci è caduta addosso l’ennesima legge di stabilità che di stabile sembra contenere la sola ricerca costante dell’impoverimento collettivo. Dopo tutti i sacrifici richiesti (e ottenuti!) proprio per scongiurare un incremento che avrebbe ulteriormente contratto i consumi, dal prossimo mese di luglio aumenteranno le aliquote IVA del 10 e del 21%. Un doppio aumento, quindi, che segue quello già avvenuto su quell’aliquota IVA che era del 20% e gli innumerevoli balzelli su carburanti, casa, addizionali… Ma almeno avremo una riduzione sull’IRPEF! Ma solo a partire dal 2013 (forse) e dopo che, con effetto retroattivo già per il 2012, non avremo più la possibilità di portare in deduzione e detrazioni la totalità di tutta una serie di spese sostenute.
Finalmente possiamo parlare di equità? Un colpo al cerchio ed uno alla botte? I colpi ci sono ma tutti rivolti ai più poveri. Chi ha (se lo ha) un reddito minimo (pensionati, pseudo dipendenti con salari da fame) non godrà di alcuna riduzione IRPEF perché le rispettive detrazioni assorbono di già tale imposta, ma vedrà aumentare il costo di moltissimi beni, anche di prima necessità. Tra coloro, invece, che potranno usufruire dello sconto fiscale ci saranno sicuramente tanti evasori fiscali che continuano (e continueranno) a dichiarare un reddito decisamente inferiore a quanto incassato. Resteranno poi a pagare per tutti, i soliti lavoratori dipendenti per i quali qualcosa poteva essere fatto, come l’aumento delle detrazioni per lavoro dipendente, magari graduato in misura inversamente proporzionale al reddito percepito. Ma questa, come altri interventi possibili, sarebbe stata un’oculata scelta da “tecnici” alla ricerca di crescita, rigore ed equità; obiettivi pienamente disattesi e derisi da questo governo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con Robin, i saldi, per coloro che pagano regolarmente le tasse e per i più disagiati, non tornano.