martedì 28 maggio 2013

ROMA - ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2013 (primo turno) - "VINCITORI" E "VINTI"

Si   è  conncluso  da  poco  il  primo  turno  delle  elezioni  (2013)  per  la  nomina del  Sindaco ed  rinnovo  del  Consiglio Comunale a Roma.
Il  messaggio  che  rimbalza,  con   maggiore  insistenza,  sui  mezzi  di  informazione, è  dedicato  al  "crollo" del  Movimento  5  Stelle  ed  al  successo  del   PD  nonché  ad  una  discreta  affermazione delle forze che sostengono il c.d. "governo delle larghe intese".
Il troglodita, incompetente, come è noto, in tutti  i  campi  (è un "nullologo")  è  stato  costretto,  per  cercare di supportare, con obiettivi dati, quanto andava apprendendo dai  predetti preziosi mezzi di  informazione, si  è   peritato  nella  inconsueta  impresa di confrontare i  risultati  delle  elezioni  amministrative  appena  concluse  (primo turno)  con quelli relativi al primo turno delle elezioni del 2008.
La sorpresa è stata massima, così come lo è stata la difficoltà di capire come vanno letti i risultati e le oscure dinamiche  per  le  quali  alcuni  partecipanti, suffragati   da   stampa   e   televisione,   abbiano   espresso,  o meno, soddisfazione.
Da  quando  aveva  i  pantaloncini  corti,  il  troglodita  ha  sempre  ascoltato  i  perdenti  del  turno elettorale amministrativo sostenere che  non si  può  fare  il  paragone con  le  elezioni  politiche  più  recenti   o  che  le amministrative  seguono  delle  dinamiche  del  tutto  peculiari  e  che non sono un test politico affidabile, così come i vincitori, forti dei propri voti, affermare l'esatto contrario.
Anche in questa occasione, per certi aspetti, la regola è stata rispettata.
Tuttavia, dalla comparazione effettuata cui accennava prima, sono emersi i seguenti dati:

     2008 (elezioni amm.ve Roma - primo turno)                        2013 (elezioni amm.ve Roma - primo turno)

              PD          voti           521.880                                          PD               voti 267.605
             
              PDL        voti           560.648                                          PDL             voti 195.749

             Lista        voti             40.473                                           Movimento   voti  130.635.       
             civica                                                                               5 Stelle
             Amici Beppe
             Grillo

C'é qualcuno che sappia spiegare, in modo convincente, al perplesso troglodita quali motivi di profonda soddisfazione  possano  esprimere  forze  politiche  che  hanno  subito  una  riduzione del 50% circa dei
consensi?
Per quale motivo invece di cacciare, con effetto immediato, i dirigenti di partito che li hanno condotti a
tale disfatta, sono contenti? Non dovrebbe un partito preoccuparsi di essere capace di dare risposte soddisfacenti ai propri elettori ed ai cittadini? Non dovrebbe mettere in discussione la linea politica seguita fino ad oggi?
Perché il comportamento nei confronti della dirigenza del partito assomiglia sempre più a quello che viene riservato, nelle grandi imprese, ai celebrati e superpagati manager, che si dimostrano capaci solo di conseguire risultati fallimentari e condurre le imprese al dissesto?
Un essere dotato di diffidenza e malignità (come il troglodita non è) potrebbe immaginare che l'unica paura che animava le dirigenze di PD e PDL fosse quella di una considerevole affermazione del Movimento 5 Stelle. Non sembra, infatti, importare molto, ai partiti che hanno governato negli ultimi 20 anni il Paese, se a votare vadano solo poche persone (fossero anche solo loro che legittimano sé stessi). La loro unica preoccupazione sembra essere, invece, quella che non si affermi alcuna forza in grado di aggregare consensi (alternativi al sistema consociativo consolidato) e di  sostituirli nella "guida" dell'Italia e, soprattutto, nell'occupazione dei centri di potere.
Nel troglodita, che inizia a sentirsi preso in giro, si sta generando, prepotentemente, il dubbio che votare PD o PDL non produca, nella realtà nazionale, alcuna differenza.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

finalmente il troglodita ha aperto gli occhi: nessuna differenza tra pd e pdl!

il troglodita ha detto...

Il troglodita, anche se compie notevoli sforzi per leggere la realtà con occhi "laici" e disincatati e cerca di sfuggire agli integralismi di ogni genere, sconta la propria ingenuità di sognante, leale, primitivo.

Anonimo ha detto...

Già, peccato che il partito che ha vinto non avesse candidati, avrebbe sbaragliato tutti al primo turno...
Ma loro continuano inde-fessi, tanto di-fessi che li stanno a sentire ne restano sempre numerosi, purtroppo.