martedì 4 giugno 2013

INARRESTABILI USURPATORI DELLA VOLONTA' POPOLARE

Dopo aver usurpato la volontà dei propri elettori chiedendo il voto per un fine ed utilizzandolo, una volta acquisito, per scopi diversi, alcuni uomini del PD, con Veltroni, Renzi e Prodi in testa, secondo quanto riferisce Repubblica di oggi (4 giugno 2013), starebbero adoperandosi per introdurre una nuova forma di governo (semipresidenziale) diverso da quello previsto dall'attuale impianto costituzionale.
Da chi abbiano ricevuto un tale mandato è del tutto ignoto.
Sappiamo, con certezza, che un tale progetto rientra, da sempre, nei programmi di Silvio Berlusconi e di qualche personaggio che si proponeva,con reti di relazioni non trasparenti , di imprimere allo Stato una svolta autoritaria.
Peraltro, sempre secondo quanto è dato apprendere dalla stampa e da attenti giuristi, sarebbe intenzione dei novelli improbabili "padri costituenti" procedere alla riforma in modo tale da non consentire il referendum popolare previsto dall'articolo 138 della Costituzione.
Campioni della democrazia! Solerti apportatori di riforme costituzionali non richieste e non necessarie (rectius controproducenti per la democrazia).
Qualcuno ricorda le aspettative che alcuni di loro avevano ingenerato magnificando l'introduzione di un sistema bipolare? Pensano, forse, che abbiamo dimenticato i guasti determinati dalle riforme apportate, stoltamente, a macchia di leopardo, e senza tener conto dell'intero contesto costituzionale?
Con eccessiva disilvoltura alcuni esponenti parlamentari ignorano o si sovrappongono alla volontà popolare.
Non convincente, peraltro, è la conclusione alla quale tentano di indurci, pur senza avere il coraggio di dichiararla apertamente, secondo la quale per ottenere la "governabilità" sarebbe necessaria una riduzione dei presidi democratici.
L'impressione, purtroppo, è quella di una maggioranza parlamentare, apparentemente occasionale, ma sostanzialmente consolidata nell'interesse comune di perpetuare, nei suoi componenti, sé stessa.
La spregiudicatezza, ormai inoccultabile, con la quale sembra perseguire il proprio urgente obiettivo appare davvero preoccupante.
Il povero troglodita, frastornato, stupito, ma non instupidito, invita, pertanto, tutti i lettori ad unirsi per inviare a questi signori ed ai loro fedeli o momentanei sodali un urgente, tempestivo, avviso di sfratto.
Giù le mani dalla Costituzione di Tutti gli italiani, dalla Repubblica Parlamentare e dalla Democrazia.
                                                                                      Il Troglodita

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi pare che anche il sig. Napolitano abbia fatto intendere che qualche riforma andrebbe fatta confermando, seppur riducendolo, il premio di maggioranza. C'è poi chi vuole leggermente modificare l'attuale legge elettorale "porcellum" e chi vuole riesumare il "mattarellum". Amici, se desideriamo una democrazia a piene e libere voci, la scelta è quella parlamentare senza leggi elettorali maggioritarie e con sbarramenti ridotti al minimo, altrimenti tanto vale diventare presidenzialisti!

Anonimo ha detto...

Chiedo a tutti quelli che hanno a cuore la salute e sicurezza sul lavoro di aderire a questa petizione, che chiede di modificare o stralciare le norme per la riduzione per la sicurezza sul lavoro, contenute nel DL 69/2013 (DL Fare), inviando un'email di adesione a: bazzoni_m@tin.it
con nominativo, azienda, qualifica e città e di fare girare questa petizione a tutti i loro contatti email, invitandoli ad aderire e a fare lo stesso.
Chiedo inoltre ai mezzi d'informazione di pubblicare il testo di questa petizione.
Abbiamo pochissimo tempo, Mercoledì 10 Luglio ci sarà la votazione in Commissione Lavoro, poi il DL Fare arriverà in aula per essere approvato e poi passerà al Senato e anche se possono essere proposti degli emendamenti non è per nulla scontato che ci saranno delle modifiche migliorative o quantomeno, non vedo questa intenzione nel Governo Letta.
Saluti.
Marco Bazzoni

Il 21 Giugno 2013 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il DL 69/2013, detto Decreto Legge Fare:

http://www.gazzettaufficiale.it/do/atto/serie_generale/caricaPdf?cdimg=13G0011600000010110001&dgu=2013-06-21&art.dataPubblicazioneGazzetta=2013-06-21&art.codiceRedazionale=13G00116&art.num=1&art.tiposerie=SG

In tale decreto ci sono numerose semplificazioni per la sicurezza sul lavoro (articoli 32 e 35), anzi il termine più corretto sarebbe riduzioni per la sicurezza sul lavoro.
A cominciare dall'esenzione del DUVRI per i" settori di attività a basso rischio infortunistico", alla riduzione formazione, informazione e sorveglianza sanitaria per i lavoratori fino a 50 giornate lavorative nell'anno solare, all'autocertificazione del DVR per i " settori di attività a basso rischio infortunistico", all'eliminazione dell'obbligo di denuncia per i datori di lavoro alle autorità di pubblica sicurezza per gli infortuni mortali e per gli infortuni superiori a 3 giornate lavorative, alle indagini per gli infortuni sul lavoro che non saranno più condotte di ufficio, ma dovranno essere richieste dal lavoratore infortunato, di un superstite o dell'Inail, fino alla "chicca finale", che le indagini sulle responsabilità dei datori di lavoro per gli infortuni sul lavoro si faranno solo se ci sono i soldi per farle:

"agli adempimenti di cui al presente articolo si provvede con le risorse umane, strumentali e finanziare disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica".

Ma nel Governo Letta, che chi come il Ministro della Pubblica Amministrazione e Semplificazione Gianpiero D'Alia, che va dicendo imperterito, che "'Le norme contenute nel dl Fare, come quelle nel ddl Semplificazione, non mettono in alcun modo in discussione la sicurezza dei lavoratori":

http://www.asca.it/news-Dl_fare__D_Alia__norme_non_mettono_in_discussione_sicurezza_lavoro-1291285.html

Considero queste norme peggiorative e comporteranno una riduzione della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, ma non solo, anche una probabile (ed ennesima) procedura d'infrazione per violazione della direttiva 89/391/CEE:

http://www.articolo21.org/wp-content/uploads/2013/06/Direttiva-europea-quadro-89-391-CEE.pdf

per la sicurezza sul lavoro, visto che nel DL 69/2013, ci sono possibili violazioni degli articoli 6,9, 10 e 12 di tale direttiva.
Come fare capire al Governo Letta, che qui non siamo di fronte a delle sole semplificazioni burocratiche, ma ad una sostazione riduzione delle tutele del lavoro.
Chiedo quindi al Governo Letta, che nel percorso di conversione in Legge, siano modificati molto o meglio ancora stralciati, gli articoli 32 e 35 del DL 69/2013.
Marco Bazzoni-Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze
Email: bazzoni_m@tin.it

gianfranco serio ha detto...

Gent.mo Marco Bazzoni,
l'Associazione Culturale PARTECIPAZIONE aderisce all'iniziativa da te (consentici di darti del tu) lanciata ed ha pubblicato sul blog l'appello.
Ovviamente sottoscriverà la petizione ed inviterà i propri iscritti a fare altrettanto. Questa mattina, peraltro, valuteremo la possibilità di aprire un apposito spazio, sulla prima pagina del nostro sito, (http://partecipazione.altervista.org) che conta dalle 100 alle 150 visite giornaliere, sulla quale pubblicare gli appelli e le petizioni.
La tua potrebbe essere quella che inaugura il nuovo spazio.
Il "filtro", per cui non è stato immediatamente pubblicato il tuo articolo, che noi adottiamo sul blog è unicamente mirato ad evitare insulti, violazioni del copyright (nei limiti delle nostre conoscenze) e affermazioni che possano costiture calunnia o diffamazione. Naturalmente, l'autore degli articoli conserva una personale responsabilità su quanto scritto e sostenuto.
Qualora, comunque, volessi inviare un approfondito articolo sul tema, saremo lieti di pubblicarlo sul sito e sulla pagina facebook.
Fra gli scopi che hanno animato la nostra volontà di attivare e gestire degli spazi informatici, c'é anche quello (ed è fra i principali) di "dare voce" a chi non ne ha o soffre la capacità comunicativa soverchiante di un'eventuale controparte. Per un'Associazione, come la nostra, che si ispira ai valori ed ai principi sanciti nella Costituzione della Repubblica italiana e nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, la salvaguardia della salute e la promozione del lavoro (riconosciuto nel suo valore e sicuro) sono fondamentali. In un Paese che conta circa tre decessi giornalieri per incidenti sul lavoro, la riduzione delle misure di sicurezza appare del tutto fuori luogo.
Peraltro, appare singolare questa ostinazione nel porre al centro della politica nazionale (e, purtroppo, non solo) l'economia o, meglio, un'interpretazione egoistica, meccanicistica, errata nei fini e fallimentare di essa, mentre il Papa si sta adoperando, con grande energia per riportare al centro del pensiero politico ed economico l'uomo e la solidarietà fra simili e perfino in alcuni rapaci ambienti economici internazionali si comincia a capire che lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo non ha possibilità illimitate e che la precarizzazione delle condizioni di lavoro non permetterà un futuro tranquillo a nessuno.
Nel ringraziarti per l'iniziativa di civiltà e di tutela per tutti i lavoratori intrapresa, ti inviamo
cordiali saluti
Associazione Culturale PARTECIPAZIONE
il presidente
Gianfranco Serio