- i deputati della Camera, forse per il disappunto ed il risentimento ingenerati tra i cittadini, forse per un, seppur minimo, recuperato senso del pudore, hanno deciso di anticipare od annullare il pellegrinaggio in Terra Santa previsto per la seconda settimana di Settembre e di ritornare a lavorare da martedì 6 settembre (i senatori riprenderanno il giorno successivo). Il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, alla luce della delicata situazione che sta vivendo il nostro Paese, ha, peraltro, dichiarato che, se necessario, convocherà i deputati anche a Ferragosto;
- il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, si è finalmente accorto che l'Italia sta vivendo un momento di crisi (giuro di aver sentito che diceva di non volerla nascondere).
Esauriti i motivi di "euforia", confesso di essere rimasto alquanto sorpreso, ieri pomeriggio, nell'ascoltare l'intervento del presidente del consiglio alla Camera dei Deputati. In sintesi, Silvio Berlusconi ha spiegato che siamo un Paese che scoppia di salute. I risparmi delle famiglie sono alti, le banche sono salde ed i conti pubblici in ordine. I motivi di preoccupazione sono da attribuire al fatto che gli investitori stranieri e le agenzie di rating non ne siano consapevoli e non abbiano capito quanto di buono è stato fatto dai suoi governi (che hanno occupato otto degli ultimi dieci anni di legislatura). Fortunatamente, mi sembra di non aver sentito, questa volta, alcun riferimento al "pessimismo" dell'opposizione. A quest'ultima, anzi, si chiede una collaborazione che deve concretarsi, però, nel fare proposte e nell'attendere, fiduciosa, che il governo le vagli e decida se ed in quale misura accoglierle senza, in ogni caso, attuare alcuna forma di ostruzione. Fra le riforme di maggior rilievo messe in campo dal governo per superare la crisi, ha citato quelle in materia di giustizia (SIC!). Alle "parti sociali", poi, chiederà di stringere un patto di collaborazione che dovrebbe portare, tra l'altro, alla trasformazione dello "Statuto dei Lavoratori" in "Statuto dei Lavori". Un taglio sarà effettuato sulle "auto blu" a disposizione dei soggetti politici, la riduzione del 50% dei parlamentari sarà operativa dalla prossima Legislatura e ci sarà un riordino organizzativo graduale delle Province. Forse la dilagante corruzione, la mancanza di competitività sui mercati, il terzo debito pubblico del Mondo, la mancata crescita del Paese negli ultimi dieci anni, la crisi del sistema giudiziario ed il conflitto continuo con l'esecutivo, la mancanza di credibilità all'estero, la precarizzazione di un paio, almeno, di generazioni, l'approvazione di "manovra", iniqua (tagli alle detrazioni per i figli, al recupero del 19% degli interessi passivi pagati sui mutui per l'acquisto della prima casa ed al recupero parziale delle spese per le ristrutturazioni dell'abitazione, per esempio) il cui peso maggiore graverà sulle "solite spalle" e che darà, forse, risultati concreti sul debito pubblico solo nel 2013 e 2014, etc., sono problemi immaginari sui quali si può sorvolare e che richiedono, al massimo, qualche breve accenno. Perfino Marchionne ha avuto qualcosa da obiettare ed ha affermato che, in Italia, manca una leadership che goda di credibilità all'estero. Non ho ben capito, peraltro, a chi fosse indirizzato l'intervento del presidente del consiglio. Prima di sentirlo, credevo che dovesse servire a placare la bufera finanziaria che sta investendo l'Italia. Forse ho ascoltato, inavvertitamente, le cronache di un altro pianeta oppure mi sono addormentato e sono precipitato in uno spaventoso incubo. In entrambi i casi, pizzicatemi pure, avrete la mia eterna ed incondizionata gratitudine.
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