mercoledì 15 giugno 2011

Iniziata la srategia dell'aggressione ai Romani

Dopo le dichiarazioni dell'On.le Giorgio Straguadagno secondo le quali sul web il centrodestra "perderebbe" perchè la sinistra sarebbe composta da molta gente che alle 14,00 va a casa e, non avendo un "c...o" da fare, si collegherebbe alla rete, il ministro Renato Brunetta spiegando, a modo suo, alla trasmissione diretta da Cruciani "La zanzara", l'episodio che lo ha visto contrapposto ad un gruppo di precari appartenenti alla "Rete dei precari del Pubblico Impiego" ha sottolineato che si trattava di lavoratori "molto Romani" che, in quanto tali, vivevano di non ben identificate rendite (di posizione?).
E' chiaro che la "nuova" strategia che intende mettere in campo la coalizione PDL-LEGA NORD- "RESPONSABILI" ripercorre la strada della denigrazione di tutto ciò che in qualche misura ricorda Roma ed i Romani. La speranza è quella di riuscire, nuovamente, a far credere che a roma vivano dei privilegiati parassiti che succhiano il sangue dei lavoratori.
Fermo restando che, mai come sotto questo governo, l'Italia ha subito l'ingiuria del clientelismo, del favoritismo e del nepotismo e che mai è stato tanto invocato e poco applicato il criterio della meritocrazia, ci piacerebbe sapere quale intenda essere la risposta del sindaco di Roma Gianni Alemanno e del Presidente della Regione Lazio Renata Polverini a tali gratuiti e provocatori insulti.
Il Partito Democratico, l'Italia dei Valori e Forza Sud (componente della coalizione di centro destra) hanno già chiesto, per gli insulti che il ministro ha rivolto ai precari, le dimissioni. Intendono il Sindaco di Roma ed il Presidente del Lazio fare altrettanto per le continue ed insopportabili aggressioni (di cui quella del ministro, che probabilmente inaugura una precisa strategia, è solo l'ultima) che Roma subisce da tempo oppure stanno meditando di invitarlo a pranzo per imboccarlo con la coda alla vaccinara?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Facciamo una lettera con 27 milioni di firme, per chiedere le dimissioni dello pseudo ministro.

ANDREA